"Volare dentro la profondità / La sua mano lontana": tre poesie di Amina Mekhali

a cura di Luca Pizzolitto fotografia in copertina di Luca Pizzolitto Da LES PETITS CAILLOUX DU SILENCE - LE PIETRE LIEVI DEL SILENZIO (puntoacapo, 2022, Traduzione di Cinzia Demi) "Eppure non ho mai saputo come ferire". Ecco, in questo verso, di una delle prime poesie della raccolta "Le pietre lievi del silenzio" di Amina Mekhali credo sia concentrato il senso di quest'opera, che ha tra le sue intenzioni quella, forse principale, di rappresentare il cuore pulsante di una Terra e la sensibilità estrema di una sua figlia. (...) Amina è donna e autrice forte e fragile, tenace e arrendevole, unica e solidale: nei suoi testi si riversano tutte le contraddizioni, le preoccupazioni, le certezze e i dubbi di un'epoca dove tutto è precario, di una storia antica che si rinnova cercando di non tradire la propria identità, di una cultura impregnata di linfe diverse che la arricchiscono e impoveriscono al tempo stesso. (Dalla nota di traduzione di Cinzia Demi) Un pen