Qualcuno che canti le follie di Dio (VIII) – Anche se non lo sappiamo

A cura di Massimiliano Bardotti E questo cielo così azzurro e così dolce il profilo del monte e tenera l’aria e le nuvole, non vuol dire che il nostro destino anche è così tenero e dolce? Che il dio ci ama e ci coccola anche se noi siamo all’oscuro, che nella notte di tempesta ci tiene sotto le sue ali anche se non lo sappiamo. (Claudio Damiani) Ci sono poesie, e poeti, che sono capaci di squarciare il velo della nostra cecità e mostrarci qualcosa che forse non abbiamo mai visto, o che semplicemente non siamo abituati a cercare. La nostra ricerca, e per nostra intendo quella del genere umano, ha decisamente deviato, anche inevitabilmente mi viene da dire, nel tempo. Le domande sono cambiate, le necessità, i bisogni. Non è mia intenzione giudicare alcuna scelta, pongo solo un quesito: siamo sicuri che stiamo cercando quello che davvero ci serve e servendo il giusto maestro? Si dice che l’albero buono si giudichi dai frutti. I frutti del nostro modo di