Occaso: voci poetiche dal Portogallo (I) - João Pereira de Matos






A cura e con la traduzione di Fabrizio Boscaglia

Seguono cinque poesie dello scrittore portoghese João Pereira de Matos, con testo originale e nota biografica a seguire.



Sia la ventura                                                   

di uno stimolo                                                 

qualunque.                                                       

 

Lo stato vegetativo                                       

della vita procrastinata                                  

non è bello.                                                      

 

Ché, se il tedio

fosse bello,

la rinuncia

un prodigio,

allora il paradiso

sarebbe il mondo.

La paura

una ventura,

quel che fugge

il vero tesoro

e l’Inverno

l’allegria

di un rinnovamento.


[Haja a ventura / De um estímulo / Qualquer. // O estado vegetativo / Da vida adiada / Não é belo. // Pois, se o tédio / Fosse belo, / A renúncia / Um prodígio, / Então o paraíso / Seria o mundo. / O medo / Uma ventura, / O que escapa / O verdadeiro tesouro / E o Inverno / A alegria / De uma renovação.]



***


 

Quanto feroce

è il tempo?

Quanto funerea

è la vita?

 

Vorrei strappare

i miasmi della

    paura,

raggiungere

mille orgasmi

    di Sole.


[Quão feroz / É o tempo? / Quão funérea / É a vida? // Quisera rasgar / Os miasmas do / medo, / Alcançar / Mil orgasmos / de sol.]



***



Ascoltate:

la vera radice

della penuria

è quel che

si ruba

alla coscienza.


[Escutai: / A vera raiz / Da penúria / É aquilo que / Se furta / À consciência.]



***


 

Che non vi sia passaggio

delle ore.

Il tempo è ristagno,

o ruota e dismisura.

 

Il momento fugge,

l’occaso giunge.

Un tempo vi era luce,

e mare e cielo e orizzonte.


[Não haja passagem / Das horas. / O tempo é estanque, / Ou roda e desmesura. // O momento foge, / O ocaso chega. / Outrora havia luz / E mar e céu e horizonte.]



***


 

L’urgenza sgorga

dal volere

il mondo.

Forse per questo,

certe cose dello

    spirito,

sono

nel pieno 

    indugio.


[A urgência brota / De querer / O mundo. / Talvez por isso, / Certas coisas do / espírito, / Sejam / Na plena / demora.]





João Pereira de Matos
è nato e vive a Lisbona, è scrittore e disegnatore. Ha pubblicato numerosi libri in versi, in prosa e di disegno. Ha ottenuto la menzione d'onore al premio LiteraCidade di San Paolo (Brasile) col libro di racconti Tapetum Lucidum (2016). È ricercatore e docente di Letteratura e Filosofia all'Università Nova di Lisbona. È fondatore del collettivo letterario e culturale Subterrânea, e delle omonime edizioni, per le quali è stata pubblicata la raccolta poetica Lacrimæ Rerum (2020), dalla quale sono estratti i componimenti qui 
tradotti.
Email: escrevinhices@gmail.com




Occaso: voci poetiche dal Portogallo è una rubrica di bottega portosepolto, a cura di Fabrizio Boscaglia.

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