Miquel Martí i Pol: alcune poesie tradotte da Simone Migliazza


scelta dei testi e traduzione a cura di Simone Migliazza



Poesie tratte dalla raccolta “Llibre d’absències”


DOPO

Non sarà piacevole, l’estate, e l’autunno
— sai bene quanto l’amavamo —
sarà forse troppo malinconico.
Quando i giorni s’accorceranno ti farai più presente
perché il silenzio fa più densi
i ricordi e più intimo il tempo
che ci è stato donato per viverli.
A occhi chiusi ti vedrò: ogni cosa sarà te
nella stanza, tra i libri, nel buio.
Dopo passeranno gli anni e diverrai diafana
e attraverso te amerò il futuro
senza pensarti forse né sentirti.

Sarai una parte così intima
di me stesso che la morte, alla fine,
di nuovo ti porterà con sé quando mi porterà via.



DESPRÉS // No serà falaguer, l’estiu, i la tardo /− saps prou com l’estimàvem − / serà potser en excés melangiosa. / Quan s’escurcin els dies te’m faràs més present, / perquè el silenci fa més densos / els records i més íntim els temps / que ens és donat per viure’ls. / A ulls clucs et veuré: tot serà tu / per la cambra, pels llibres, en la fosca. / Després passaran anys i esdevindràs translúcida / i a través teu estimaré el futur / potser sense pensar-te ni sentir-te. / Arribaràs a ser una part tan íntima / de mi mateix que al capdavall la mort / se t’endurà de nou quan se m’endugui.


**


INFINITAMENTE CHIARA

Infinitamente chiara,
la tua lontananza non m’inquieta
perché la tua morte, poco a poco,
diventa per me pratica di vita.
Tutto scorre nel luogo in cui ti penso
e il contrappunto del tuo silenzio mette
l’accento preciso al blu di questa sera
che, assai lenta, appassisce sulla punta delle mie dita.



INFINITAMENT CLARA // Infinitament clara, / la teva llunyania no m’inquieta, / perquè la teva mort se’m converteix, / a poc a poc, en pràctica de vida. / Tot és fluent al lloc on ara et penso / i el contrapunt del teu silenci posa / l’accent precís al blau d’aquesta tarda / que al cap dels dits, molt lenta, se m’esfulla.


**


PURO PIÙ DI OGNI ALTRA COSA

Puro più di ogni altra cosa, il vuoto che hai lasciato
e la tua presenza nelle cose.
Adesso pensiamo che tu sia, impalpabile, nella fresca
semplicità del gesto,
al centro del silenzio,
e, per amore, nell’amore che rivela
l’oasi inattesa.
                                Non allontanarti,
il tuo restare completa il nostro vivere
gli dona pienezza, senso e forza,
facendone lo spazio in cui poter
immaginare perfetta ogni cosa.



MÉS PUR QUE TOT // Més pur que tot, el buit que vas deixar / i la teva presència en les coses. / Ara et tenim, impalpable, en la fresca / simplicitat del gest, / al centre del silenci, / i, per amor, en l ́amor que revela / l ́oasi inesperat. // No et distanciïs, / el teu estar completa el nostre viure, / li dóna plenitud, sentit i força / i en fa l ́espai en què tot podem / imaginar perfecte.


**


IL PASSATO

Dove il passato perdura è nelle cose
che vediamo ogni giorno, che riteniamo
nostre e non lo sono; non nei ricordi,
cera morbida che gli anni spesso deformano.
La sera, allora, è un passato che vivo
ora stesso: alberi lontani, le case
in cui non sono mai entrato, stoppie d’un giallo intenso,
pietre grigie e, in fondo, il blu immobile
delle montagne. In fin dei conti, cosa mi dice
che già non sappia?
                            Vivere è scoprirsi
parte di sé stessi, mentre osserviamo
come nella placidità delle cose
si calmano i sensi e ci crescono
radici che, poco a poco e senza sforzo,
trasformiamo in un passato ricchissimo.



EL PASSAT // On el passat perdura és en les coses / que veiem cada dia, que tenim / per nostres i no ho són; no en els records, / cera tova que els anys sovint deformen. / La tarda, doncs, és un passat que visc
ara mateix: arbres llunyans, les cases / on no he entrat mai, rostolls d’un groc intens, / pedres grises i, al fons, el blau immòbil / de les muntanyes. Tot plegat, què em diu / que no sàpiga ja? // Viure és aprendre’s / part dedins d’un mateix, mentre observem / com en la placidesa de les coses / se’ns apaivaguen els sentits i ens creixen / arrels que convertim, a poc a poc / i sens esforç, en un passat riquíssim.


**


LA TUA MORTE

Non m’ha invecchiato la tua morte. A volte
fa da puntello ai muscoli, mi grava addosso,
ma non m’invecchia.
                                    Dispongo le mani
come faccio sempre a raccogliere l’oro di questo
silenzio della sera.
                                    Tu sei indaffarata
da qualche parte in casa. Poi vieni
a sederti davanti a me e a volte mi guardi
profondamente negli occhi.
                                    Non ci sono vuoti
nel tuo sguardo, né misteri
dell’al di là nel tuo rimanere tranquilla
aspettando davanti a me, aspettando sempre.



LA TEVA MORT // No m’ha envellit la teva mort. A voltes / se m’estintola als muscles, m’afeixuga, / però no m’envelleix. // Paro les mans / per recollir com sempre l’or d’aquest / silenci de la tarda. //Tu feineges / en algun lloc de casa. Després véns / i t’asseus davant meu i a vegades em mires / profundament als ulls. // No hi ha buidors / en la teva mirada, ni misteris / de més enllà en el teu restar tranquill·la / davant mes esperant, esperant sempre.







MIQUEL MARTÍ I POL

Nasce a Roda de Ter (Barcellona) nel 1929 e muore a Vic (Barcellona) nel 2003. Il suo linguaggio poetico è caratterizzato da un’intensa vena realista e da toni assai intimi che ben si sposano all’attenzione che riserva agli aspetti quotidiani della vita. Nonostante sia stato colpito da una grave malattia, non smise di scrivere lasciando un ricco canzoniere.
Tra le sue 
raccolte più famose si ricordano: “La fàbrica” (1972); “Estimada Marta” (1981); “Llibre de absències” (1985). L’ultima raccolta, “Després de tot”, è del 2002.



SIMONE MIGLIAZZA

Simone Migliazza è nato l’8 settembre del 1982. Si è laureato in storia dell’arte presso l’università “La Sapienza” e in discipline musicali presso il conservatorio “O. Respighi” di
Latina. Attualmente insegna in scuole pubbliche e private. Nel 2022 ha pubblicato “Poesie della voce nuova” per Puntoacapo editrice. Suoi testi sono stati ospitati su diversi lit-blog ( “L’altrove - appunti di poesia”, “Poeti oggi”,
“Avamposto poesia”, “The bookish explorer”, “Di sesta e settima grandezza”), dal quotidiano ”la Repubblica”, nella newsletter della rubrica “Ufficio poesie smarrite” del
“Corriere della sera” e, in traduzione spagnola, dal “Centro Cultural Tina Modotti”.





















 

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