"Perchè solo quello che si spegne / risplende": cinque poesie di Massimiliano Damaggio
a cura di Luca Pizzolitto
fotografia in copertina di Emiliano Cribari
ritratto di Massimiliano Damaggio di Donatella D'Angelo
di tutto questo naufragio si salva forse un bambino
che seduto sul pallone
nelle pozze dell'asfalto
vede riflesso il cielo come un canto
se potessi gli direi guarda che sei ancora in tempo
saltala quest'acqua
ora che è solo una linea
girati, e guardala mentre s'ingrossa
l'onda alta delle nubi sui palazzi
e come mi chiude gli occhi, adesso
e come sfuma la risata
di te che corri, e della
polvere
**
dalla pensilina
ogni arrivo, se lo guardi bene, è una partenza
chi si abbraccia nel saluto, non sa
di salutare un arrivo
e di solito è nel ritorno che
chi si vede nei vetri ha più paura
di abbracciare uno sconosciuto
perché anche tornare è andare
in un posto che non c'era
**
...
ogni volta che ritorno
ti avvolgo in uno spargimento di silenzio
e guardo il vento attraversarti, come un fiume
caduto fra i disegni delle urla nella pelle
così ci teniamo nel vuoto
dove le pareti quando crollano
non fanno alcun rumore
e il guscio vuoto dell'infetta città sommersa
abitiamo
**
bivacco
ritrovarti, per poco, è anche questo un rifugio
una luce senza suono che scivola sul giorno
io e te sediamo sull'erba
guardiamo
la sera, e come scolora
il tuo nome nel suo
ci sono cose che non sappiamo morire
ci piace questo addio, incondizionato
ma da cui non vogliamo tornare
**
allenarsi a dimenticare
mi aspetti in cima alla salita
dove finisce il bosco
e la luce inizia
a scolorirti
mi mostri una coda di lucertola
che si muove ancora
e dici tanto poi gli ricresce
come noi
insistiamo a vivere
quello che perdiamo
e subito cadi fra le cose
che accettano di arrendersi
perché solo quello che si spegne
risplende
Poesie tratte da Io scrivo nella tua lingua (Zona, 2022)
Massimiliano Damaggio vive in Grecia. Ultime pubblicazioni: "Poesia come pietra" (2011); "Edifici pericolanti" (2017); "Ceux qui prennent un café face à la mer" (Francia, 2017); "Paulo Leminski, Distratti vinceremo" (traduzione, 2022).
Suoi testi e traduzioni compaiono su riviste e antologie in Italia e all'estero.