Qualcuno che canti le follie di Dio (IX) – D’amore, di danza e d’armonia
A cura di Massimiliano Bardotti
Danzate,
ovunque voi siate, dice Dio,
perché
io sono il Signore della danza:
io
guiderò la danza di tutti voi.
Dovunque
voi siate,
io
guiderò la danza di tutti voi.
Io
danzavo
il
primo mattino dell'universo,
io
danzavo circondato dalla luna,
dalle
stelle e dal sole,
disceso
dal cielo danzavo sulla terra
e
sono venuto al mondo a Betlemme.
Io
danzavo per lo scriba e il fariseo,
ma
essi non hanno voluto seguirmi;
io
danzavo per i peccatori,
per
Giacomo e per Giovanni,
ed
essi mi hanno seguito
e
sono entrati nella danza.
Io
danzavo il giorno di sabato,
io
ho guarito il paralitico,
la
gente diceva che era vergogna.
Mi
hanno sferzato
mi
hanno lasciato nudo
e
mi hanno appeso ben in alto
su
una croce per morirvi.
Io
danzavo il venerdì,
quando
il cielo divenne tenebre.
Oh,
è difficile danzare
con
il demonio sulle spalle!
Essi
hanno sepolto il mio corpo
e
hanno creduto che fosse tutto finito,
ma
io sono la danza
e
guido sempre il ballo.
Essi
hanno voluto sopprimermi
ma
io sono balzato ancora più in alto
perché
io sono la Vita
che
non può morire:
e
io vivrò in voi e voi vivrete in me
perché
io sono, dice Dio,
il
Signore della danza.
Sidney Carter
Non avevo ancora deciso quale poesia proporre per questo
nuovo appuntamento. Di certo non questa, che non avevo mai letto prima (non avevo mai nemmeno sentito parlare del suo autore). Poi mi sono imbattuto in uno dei
sempre bellissimi post di Marta Bergamasco, su Facebook, e sono rimasto
incantato da questo canto d’amore e d’armonia. Proprio vero, ho pensato, che il
caso non esiste, e che siamo immersi in una danza misteriosissima…
In ogni tradizione, fin dai primordi, gli esseri umani hanno
danzato. Seguendo un ritmo, un canto, un’armonia, una musica. Ci sono danze
rituali, sacre, ludiche, sportive, artistiche. E c’è una caratteristica
fondamentale: l’armonia. L’armonia dei movimenti del corpo, o solo di una parte
di esso. Un’armonia attraverso la quale tutto ha avuto origine. Perché l’armonia
è amore, e senza amore non può nascere niente.
Dio è certamente maestro di danza e ci chiama a una danza più profonda e radicale di qualsiasi altra: la vita.
Vivere è danzare, muoversi nel
mondo, entrare in relazione con le altre persone, lavorare. Se alla fine dei
nostri giorni potessimo riguardare tutti i nostri gesti ne verrebbe fuori una
coreografia. Il punto è: che genere di coreografia?
“Tutto canta e grida di gioia”, così si conclude uno dei salmi che più amo. Tutto canta, ogni creatura, anche quelle che ci sembrano silenziose.
La pietra e il rosmarino.
Tutto canta e grida di gioia.
Ma per
poter danzare al ritmo di quel canto, è prima di tutto necessario sentirlo. La
nostra vita, immersa nella confusione quotidiana, piena di rumori, di suoni
spesso disarmonici, tutta la nostra vita consumata in uno sfrenato consumare,
immersa in un materialismo che ha appesantito i nostri passi, non sa più danzare, perché non sente più la musica dei pianeti, il canto d’amore
di tutte le creature.
Allora ripartiamo da qui! Dal desiderio di tornare a sentire
il suono segreto della montagna, la canzone della quercia, la musica che
accompagna la fioritura del ciliegio, così da poter di nuovo danzare con la
nuvola, con la brezza, con il mare…