Sono qui tradotte in italiano quattro poesie dell’autrice portoghese Luiza Dunas, con testi originali e nota biografica a seguire.
lisbona sacra
il cuore di Lisbona è un paesino,
una ragazza signora, una bambina antica,
una frescura rubra, un germoglio filosofale,
le campane dalle chiese fan vibrare le colline
e tutti i selciati son santuari,
e tutte le finestre son belvederi,
e tutte le anime, sante
[lisboa sacra // o coração de Lisboa é uma aldeia, / uma menina senhora, uma criança antiga, / uma frescura rubra, um rebento filosofal, / os sinos das torres das igrejas vibram as colinas / e todas as calçadas são santuários, / e todas as janelas são miradouros, / e todas as almas, santas]
***
angelo mio
scendi in questo porticato
su questo legno siedi al mio fianco
ascolto
la brezza che tocca le spighe
sogno
il tempo e il dolce cadere della pioggia
[anjo meu / pousa neste alpendre / sobre este soalho senta-te a meu lado / escuto / a brisa no afago às espigas / sonho / o tempo e o doce tombar da chuva]
***
il canto dei cipressi
scrivono i passeri
su pianure d’oro alla brezza delle tenere nebbie settembrine
[o canto dos ciprestes / escrevem os pássaros / nas douradas planícies à brisa das ternas neblinas de setembro]
***
ecco l’istante
tazza innalzata nella sete di niente
cuore
tempio
belvedere
silenzio
di noi
[eis o instante / taça erguida na sede de nada / coração / panteão / miradouro / silêncio / de nós]
Luiza Dunas (Luísa Sousa Martins) è nata e vive a Lisbona. Nel 1995, inizia la pratica del Kung Fu e ha il primo contatto con le filosofie e le tradizioni del Tao, dello Zen e della meditazione. È terapeuta. Si riconosce in un approccio olistico dell’esperienza umana attraverso l’ascolto, la riflessione e il tocco. Le sue poesie qui tradotte sono state pubblicate in portoghese nel libro Sub[e]stâncias ou Do Silêncio (Sem Nome, 2016).
Occaso: voci poetiche dal Portogallo è una rubrica di bottega portosepolto, a cura e con traduzioni di Fabrizio Boscaglia.


Lascia un commento