È qui tradotta in italiano una poesia dell’autrice portoghese Catarina Nunes de Almeida, con testo originale e nota biografica a seguire.
Colui che vede le profondità dell’amato
e si eleva oltre la vita dorata del suo volto
e cammina per mezzo di lui il cammino della mano parola
e danza attorno all’albero di maggio
e fa ruotare come filatoio la luce
cercando in lui il pan del sole
la giumenta al galoppo
l’allegria innata
come fosse il suo viso una legatura di musica
il giorno di festa della Candelora.
Colui che vede le profondità dell’amato
s’arrampica su per il fagiolo magico piantato sopra l’alta teologia
il fuoco serpentino del suo piede è anch’esso amato
nessuna fornace dà scintilla più grande
e non c’è prato che si smuova né medicina che ci salvi
c’è solo un amen
nell’alambicco del cuore.
[Aquele que vê as profundezas do amado / e se eleva acima da vida dourada do seu rosto / e caminha por meio dele o caminho da mão palavra / e dança em redor do mastro de Maio / e roda como roda de fiar a luz / buscando nele o pão do sol / a égua corrente / a alegria inata / como fosse o seu rosto uma ligação de música / o dia da celebração das candelárias. // Aquele que vê as profundezas do amado / trepa pelo feijoeiro mágico plantado sobre a alta teologia / o fogo serpentino do seu pé é também ele amado / nenhuma fornalha tem maior lampejo / e não há prado que se mova nem medicina que nos salve / há só um ámen / no alambique do coração.]
Occaso: voci poetiche dal Portogallo è una rubrica di bottega portosepolto, a cura e con taduzioni di Fabrizio Boscaglia.


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